Il libro del Maestro Pham Xuan Tong

Qwan Ki Do

Tradizione, cultura, efficacia di un'arte marziale vietnamita

Ho letto Qwan Ki Do del Maestro Tong; l’ho letto tutto d’un fiato, come se fosse un racconto di avventura. In realtà si tratta di un testo articolato e ricchissimo, che richiede di essere centellinato e assimilato poco a poco, ma per certi versi è davvero un libro di avventura, perché ci parla da vicino di noi stessi, di quel viaggio verso una meta, entusiasmante e misteriosa, che è la vita di ciascuno… Sono rimasto colpito non soltanto dalla vasta rassegna di informazioni e di notizie che mi proponeva, ma per l’effetto che avvertivo su di me. Non è detto che per tutti sia lo stesso, ma nel mio caso è stato l’incontro con una voce viva e molto presente, che ti indica una direzione, ti motiva, ti fa balenare delle possibilità. Ho trovato nel testo qualcosa di profondo e di vero che si ricollega alla realizzazione del proprio essere e alla ricerca del proprio destino.

Nel libro possiamo riconoscere diverse sezioni, tutte concatenate organicamente tra loro. Dapprima ci accompagna attraverso una interessante introduzione storica e culturale sulla terra d’origine della disciplina, il Vietnam; c’è poi una sezione dedicata alla tecnica della pratica e infine si trova una sezione sugli aspetti medici e salutari del Qwan Ki Do che può apparire meno immediata e certamente richiede una comprensione attenta perché si deve entrare in una visione filosofica e spirituale molto profonda.

Certamente conoscere la storia nobile e antichissima del Vietnam (la prima dinastia risale al 2879 a. C.) è importante per comprendere il contesto da cui si è sviluppato un complesso di tradizioni, pratiche, esperienze; credo che per chiunque voglia praticare il Qwan Ki Do sia utile sapere da dove derivano alcune idee e alcuni principi, di come questa arte si sia sviluppata organicamente, e si possa riconoscere una logica interna: i passaggi e le combinazioni non sono mai casuali o arbitrari.

La storia del Vietnam racconta il superamento di immense difficoltà, di un popolo costretto a lottare da sempre per affermare la propria indipendenza nei confronti di un vicino ingombrante come la Cina che colonizzò il Vietnam una prima volta per circa ottocento anni nel primo millennio, e ancora per alcuni decenni tra tre e quattrocento. Il Maestro Tong racconta come la pratica delle arti del combattimento fu sempre cruciale per la sopravvivenza e l’affermazione della identità del Vietnam, di come la pratica marziale in alcuni periodi fu estesa a tutto il popolo, mentre in altre epoche fu riservata alle élite, ma sempre ebbe un ruolo essenziale. Si passano in rassegna i principali apporti marziali che sono giunti in Vietnam da altre culture, tradizionalmente soprattutto dalla Cina, ma in epoche più recenti anche dal Giappone e perfino dalla Corea. È una storia che si dipana nel tempo, viene da lontano, e si parla dei due protagonisti, il Maestro Ciau Quam Ki e il Maestro Tong; vengono raccontate le origini della scuola e come si strutturò la sua organizzazione. Abbiamo anche una parte dedicata alla tecnica del Qwan Ki Do, con una vasta fornitura di denominazioni e spiegazioni, schemi grafici e fotografie. Questa parte può costituire un utile promemoria per il praticante che avendo già appreso alcune tecniche le trova riassunte e rappresentate.

Ma a mio giudizio l’aspetto più significativo e interessante di questo inesauribile testo è anche quello che mi è sembrato più difficile e meno immediato, ossia la trattazione degli aspetti energetici e spirituali. Essi riguardano la vita dei singoli uomini ma anche di tutto l’universo, e in questa visione il Qwan Ki Do non è lo scopo, ma uno strumento, utile per realizzare la completezza della propria natura umana. Naturalmente non si tratta di una lettura facile, e di sicuro la sola lettura non esaurisce la grandezza di questo tema. Si tratta secondo me di una sorta di evocazione, del richiamo di qualcosa che possiamo riconoscere intuitivamente; è un po’ come un racconto di viaggi che accende la curiosità e il desiderio di andare a vedere di persona, più che fornire un quadro completo di informazioni su una terra avvincente e misteriosa.

Così il libro termina con gli aspetti medici e spirituali, fino alle antiche e misteriose pratiche orientali per ottenere la “Lunga Vita”; condizione non puramente casuale ma premio conseguito attraverso una continua attenzione all'armonia ed all'equilibrio del proprio essere nel flusso del movimento continuo, in corrispondenza con il proprio contesto. Si parla delle energie e delle emozioni, della ricerca della serenità che crea le premesse della longevità. I Santi taoisti morivano centenari.

Ci troviamo un periodo di confusione e incertezza, molte persone vivono sentimenti ed emozioni difficili, rabbia, nausea, depressione, eccessi di ogni tipo: questo libro contiene un messaggio in bottiglia, prezioso per chi lo sappia seguire.

Dott. Fernando Lazzarin

Medico Chirurgo, Agopuntore nonché appassionato praticante di Qwan Ki Do.